In uscita

Articolo_Camilla_02dma2020
Cari amici, il Signore è il Dio delle sorprese e mi fa intravedere un bel viaggio da intraprendere con voi. Anche voi sentite come ci parla e c’invita a guardare i grandi orizzonti della nostra vita in missione.  Ricordate la proposta ricevuta dall'Istituto FMA in preparazione al CG XXIV? Il tema c’incoraggia a guardare il ‘tessuto delle parole’ che ci apriranno possibilità per un nuovo ascolto in modo da vivere in profondità ciò che Gesù ci dice.

In questo tempo la parola generatività risveglia esperienze che hanno il sapore del vino buono! Abbiamo una storia che narra come è stato generato il Carisma Salesiano. Don Bosco si è lasciato toccare dalla realtà del suo tempo, dalla Storia e in essa ha incontrato i giovani, generando vita in loro, perché potessero essere trasformatori di una società che non offriva opportunità per realizzare i loro sogni.

Don Bosco si è lasciato guidare da due donne fantastiche: la Madonna e la sua mamma Margherita. Vedete? Non si può generare la vita da soli. Tutto è relazione, come lo stesso Dio Trinitario che abbraccia l’umanità nel suo Cuore e la trasforma. Sono rimasta colpita da questa riflessione. E voi? Credo che la Comunità Educante possa essere questo spazio generatore di vita che rende possibile l’accompagnare e sostenere i sogni dei giovani. Ma non basta, certo! Abbiamo bisogno di uscire per toccare la realtà e trovare i giovani là dove sono.

Vi invito a essere sempre ‘in uscita’; a donare il proprio tempo per lasciarsi toccare dalla realtà che ci circonda; a continuare ad imparare da Don Bosco e da Madre Mazzarello che sono usciti da se stessi per accogliere le chiamate di Dio nei giovani più poveri. Siamo in contatto e in dialogo con numerosissimi giovani, però come lo facciamo? Come intessere con i giovani una ‘trama di generatività’ perché tutti possano trovare vita degna, sorriso puro, sogni possibili, abitando la casa comune in cui tutti hanno posto?

Come possiamo raccontarci le nostre storie per scoprire la trama della vita il cui filo salvifico è presente nel miracolo della fede, della speranza e dell’amore?

Papa Francesco in occasione della 54ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali scrive: “Abbiamo bisogno di una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri. Le storie di ogni tempo hanno un “telaio” comune. Immergendoci nelle storie, possiamo ritrovare motivazioni eroiche per affrontare le sfide della vita.

Ci affidiamo a Maria nella certezza che Lei si fa compagna di cammino, narrando la Storia del suo Figlio a ciascuno di noi.

 Parola di C.

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