M.Mazzarello Educomunicatrice

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Lo stile educativo-comunicativo di Maria Domenica Mazzarello, quello delle Figlie di Maria Immacolata e delle prime sorelle di Mornese, è fatto di accoglienza e attenzione alle ragazze più bisognose. Il suo modo di relazionarsi si manifesta con l’affetto, il confronto, i richiami fraterni, il tratto cordiale.

M. Mazzarello possiede e mette in atto l’arte tipicamente femminile di cogliere, con l’intuizione del cuore, l’essenziale e i punti focali della vita, delle relazioni, dei bisogni.

Nella sua saggezza esorta le educatrici a non aver il cuore piccolo, ma un «cuore generoso e grande».

Nella comunità M. Mazzarello è ispiratrice di reciprocità, suscita apertura, confidenza, familiarità, rispetto per i ritmi della persona, dei suoi tempi di accettazione dei valori proposti. Ella sa creare un clima di relazioni educative positive che permette alle suore e alle ragazze di crescere nella dimensione comunicativa del rapporto con Dio e con gli altri.

Un ambiente educomunicativo (cuore oratoriano), in cui le educatrici, nei loro specifici ruoli, tessono rapporti di semplicità, familiarità e serenità tra loro e con le ragazze.

Madre Mazzarello e le prime FMA ricercano azioni concrete e strategie di comunicazione: la “buona notte”, il colloquio mensile, gli incontri personali, le conferenze, le ricreazioni, gli incontri fraterni, le passeggiate.

 

Lo Stile educativo-comunicativo nelle LETTERE di M.M. alle prime missionarie

 

Con le suore lontane, M.M. da Mornese, mantiene una comunicazione epistolare frequente e ricca di contenuti. Nelle Lettere rivela una grande ricchezza di umanità, di essenzialità e realismo mettendo al centro la persona con le sue difficoltà, le sue potenzialità e le sue gioie.

Nelle scrittura mantiene uno stile semplice, incisivo, penetrante. Stabilisce un rapporto con ognuna, pone domande che toccano la profondità dell’essere. Utilizza «espressioni spontanee, vocativi, firme autografe, appellativi: gli atteggiamenti cioè che le sono caratteristici, quali l’interessamento per la vita e la situazione concreta di ogni persona, l’incoraggiamento […] sulla forza dell’affetto e della preghiera».

Sa gestire una comunicazione comunionale e non manca il feed-back da parte dei sui interlocutori. La sua comunicazione non è una trasmissione di messaggi, anzi emerge la sua capacità di suscitare l’interazione, di stabilire un dialogo con le persone a cui indirizza la lettera.

È una comunicazione familiare, tocca il quotidiano delle persone, consiglia la correzione fraterna, esorta, arriva a parlare dei problemi o conflitti presenti nelle comunità. La relazione è al centro della comunicazione che mette in contatto diretto con le persone ed esperienze.

Il rapporto epistolare si prolunga nell’impegno educativo con le ragazze. Madre Mazzarello è donna di comunione, sa vivere il senso profondo della realtà “comunicativa”, è capace di creare interazione, di comunicare se stessa e di farsi spazio accogliente, perché l’altro possa esprimersi e riconoscersi.

Gabriella Imperatore 
gimperatore@cgfma.org

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