Educare alla pace in tempo di guerra

Abstract color acrylic and watercolor painting. Monoprinting  template. Canvas texture background.
Abstract color acrylic and watercolor painting. Monoprinting template. Canvas texture background.

Delegittimare il pensiero della guerra

Il termine «pace» è una parola dimenticata, disattesa, eppure in un tempo di guerra è più che mai urgente concretizzare progetti di pace; ma da dove partire per insegnare la pace? Gli autori del libro, Andrea Bigalli, sacerdote e giornalista, ed Elisa Lelli, insegnante di liceo, esperta in bisogni educativi speciali, affermano: dalla cultura. «La cultura è essenzialmente lo strumento per comunicare: se non si sa esprimere sé stessi, non si può conoscere niente e nessuno, si resta isolati, statici nel non saper dialogare con il mondo. Sarai spaventato da tutto quello che non conosci, senza che gli altri possano aiutarti a capire quel che non comprendi, perché sapere, da soli, non è possibile. E se sarai spaventato è molto probabile che sarai aggressivo e violento. Perché la violenza, intesa in senso molto lato, scaturisce spesso da questo tipo di paura, quella verso una realtà che non sai analizzare e capire».

Il libro si nutre dell’amicizia tra Bigalli, professore, e Lelli, sua ex studentessa, in seguito divenuta a sua volta insegnante, quindi è strutturato come un dialogo tra differenze, ciò che già in sé è opera di pace. Le riflessioni affrontano i temi dell’identità, della relazione, del conflitto, della guerra, del ruolo della Chiesa, tematiche che tessono la dinamica di una didattica e la piena ragione della parola «pace» colma di futuro; il libro offre spunti teorici e pratici per educare alla pace, è rivolto in particolar modo a educatori, insegnanti, formatori, catechisti. La postfazione, del teologo Simone Morandini, sintetizza l’idea soggiacente del testo: delegittimare il pensiero della guerra. «Parlare di pace è realistico; per questo possiamo agire guardando a un futuro in cui il ripudio della guerra lo diventi anche nei cuori e nelle menti di ognuno/a, nel comune sentire. Strategico appare allora il versante educativo e formativo: come coltivare un umano capace di gestire costruttivamente l’aggressività? Come far sì che essa si rivolga contro ciò che dell’umano ostacola la fioritura, e non contro il volto dell’altro? Domande non facili, ancor più se teniamo conto che parlare di educazione e formazione non significa solo guardare ai bambini e alle bambine, ai giovani e alle giovani. C’è un potente lavoro culturale, da fare nello spazio pubblico, perché sempre più esso possa essere ambito di pace e non luogo di sistematica coltivazione di conflitti; ci sono schemi mentali diffusi, eppure del tutto infondati, che occorre pubblicamente giungere a delegittimare».

Il potere trasformativo dell’educazione

“Educare alla pace in tempo di guerra” affronta la complessa tematica dell’educazione alla pace in un contesto mondiale segnato da conflitti e guerre; offre un’analisi dettagliata su come l’educazione possa essere utilizzata quale strumento di cambiamento e speranza. Inquadra il contesto globale delle guerre contemporanee esaminando le radici storiche e politiche dei conflitti, sottolineando l’importanza di comprenderne il loro background per poter promuovere efficacemente la pace.

Vengono esplorate le teorie fondamentali che sottendono l’educazione alla pace, discussi i principi della nonviolenza, della giustizia sociale, dei diritti umani, dell’empowerment delle comunità, fornendo una solida base teorica per comprendere come l’educazione possa trasformare individui e società. Sono presenti le metodologie pratiche per educare alla pace, le strategie pedagogiche, tra cui l’educazione interculturale, la mediazione dei conflitti, l’uso di narrazioni e testimonianze; viene dato particolare risalto all’importanza di creare ambienti di apprendimento inclusivi e rispettosi ma anche alle sfide che si incontrano educando alla pace: resistenze culturali e difficoltà istituzionali. Le soluzioni e le strategie per superarle: enfatizzando la necessità di un impegno continuo e collettivo per costruire una cultura di pace. Il libro fondamentale per chiunque sia interessato all’educazione e alla promozione della pace; attraverso un mix equilibrato di teoria, pratica ed esperienze reali, il testo ispira e fornisce gli strumenti necessari per contribuire alla costruzione di un mondo più pacifico. È una lettura indispensabile per educatori, attivisti e tutti coloro che credono nel potere trasformativo dell’educazione.

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