L’educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l’arrivo di esseri nuovi, di giovani.
Al futuro appartengono i progetti, fili tracciati tra i sogni e la realtà. Pro-gettare: gettare avanti i pensieri e il cuore per far parte di questo mondo, per partecipare al dono ricevuto.
Se la rappresentazione scritta o stampata delle parole può essere simile a un’etichetta, le parole vere, parlate, no. La narrazione è un concetto trasversale all’oralità e alla scrittura, essa è connaturata alla persona umana, non si ha testimonianza di civiltà che non abbia utilizzato la narrazione. Essa attraversa le culture, le epoche, i luoghi, è presente da sempre e, forse, sarà sempre presente, tanto da poter dire che con il nascere della socialità, della relazione interumana è nata la narrazione che, insieme alla relazionalità, è l’elemento da sempre presente.
Dieci anni fa, di storytelling quasi non si parlava. Per capirne l’attuale successo bisogna innanzitutto comprendere i grandi cambiamenti che sono avvenuti nel modo in cui comunichiamo.
Le donne sono resilienti grazie alla loro flessibilità e alla capacità di amare. Così educano i figli, salvano matrimoni, curano i genitori. Si piegano, ma non si spezzano. Mai.
Quotidianità, sogni e crescita. L'Oratorio, è l’intuizione salesiana educativa, lasciata in eredità da don Bosco e Madre Mazzarello, che valorizza tutte le potenzialità giovanili. Nei diversi continenti si rivela come un luogo accogliente, gioioso, aperto nei confronti delle espressioni di vita delle giovani e dei giovani, capace di educare alla fede e alla vita sociale.