Camminare insieme con speranza è un viaggio affascinante e, nello stesso tempo, impegnativo. Richiama l’idea della solidarietà, del sostegno reciproco, della gioia condivisa, indispensabili per affrontare il futuro con fiducia, positività e resilienza, anche, e soprattutto, nelle difficoltà. Non è un’imposizione, un’illusione o una scelta opzionale; è una vocazione, è la vocazione di ogni cristiano, chiamato alla comunione con Dio e con i compagni di cammino nella fede e nella vita.
Camminare insieme con speranza assume un significato molto profondo e vitale nel nostro carisma salesiano. Per Don Bosco e Madre Mazzarello, educare-evangelizzare era il frutto di un percorso condiviso con i giovani, procedendo non davanti a loro, ma “in mezzo a loro” per accompagnarli, giorno dopo giorno, con amorevolezza, pazienza e fiducia. Ancora oggi, in un mondo segnato da conflitti e divisioni, frammentato e scoraggiante, dove i giovani faticano a credere e le famiglie sono spesso sole e disorientate nel loro compito educativo, la presenza di una comunità che accompagna è un segno di speranza. Nessuno educa da solo. Non si vive con speranza se si procede da soli.
Camminare insieme, nello stile salesiano, significa creare un ambiente di famiglia, dove ogni giovane si sente accolto, valorizzato, accompagnato. Significa conoscere il cuore dei giovani, i loro sogni e le fatiche, condividere la vita, facendo sentire loro che non sono mai soli, che ogni passo è importante e che c’è sempre qualcuno disposto ad ascoltare e a dare fiducia, a guardare oltre l’apparenza, a incoraggiare senza giudicare, a credere che ogni giovane è promessa di futuro. La comunità educante salesiana vive lo spirito di famiglia, genera relazioni sane, si sostiene vicendevolmente nelle fragilità e nella ricerca di risposte profonde, traduce nel quotidiano la gioia di aver incontrato Cristo Risorto, impareggiabile compagno di viaggio. In questo cammino educativo, che non lascia indietro nessuno, ogni piccolo gesto di cura, ogni “parolina all’orecchio”, ogni seme di pace sparso intorno a noi ha un grande valore e crea uno stile di vita semplice e profondo incastonato in un’opera più grande, che non ci appartiene, ma che ci coinvolge pienamente. È l’opera di Dio, che si fida di noi. Sì, è Dio che conduce la storia e lo fa attraverso l’agire umano, i cuori aperti, il coraggio di non arrendersi e di credere nel “noi” per dare forma e consistenza alla speranza, passo dopo passo, insieme.