Che significato ha ‘viaggiare’ nella Contemporaneità se, come scrive il cileno Roberto Bolaño, «ogni cento metri il mondo cambia»? Muri, filo spinato, migrazioni, generazioni, arte, cultura, bellezze naturali, sofferenze e speranze animano il mondo contemporaneo e il viaggiare è un’occasione per narrarlo nella sua complessità.
Prendersi cura di sé nella cultura attuale è rilevante, ma qual è lo scopo della cura di sé? Potremmo dire per cercare il proprio benessere, per sviluppare la forza fisica e mantenere un aspetto che soddisfi i parametri di un’apparente bellezza. Ma Papa Francesco invita i giovani a prendersi cura di un altro tipo di bellezza: quella della gioia, della comunione, della generosità, del servizio disinteressato. È la cura della bellezza che ricorda quella di Cristo sulla croce (Papa Francesco, Christus Vivit. Esortazione apostolica post-sinodale n. 183), è la cura della vita di Dio in noi, perché sia visibile la bellezza autentica e duratura, quella dell'amore senza limiti.
“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Luca 6,36). La misericordia nelle sacre Scritture è la parola chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi (Francesco, Misericordiae vultus 9).
La realtà giovanile nel contesto asiatico e le esperienze di accompagnamento dei giovani di oggi, mettono in luce un duplice aspetto del patrimonio culturale dell’Asia: la visione olistica e la dimensione del silenzio. Sono due caratteristiche del popolo asiatico irrinunciabili dal punto di vista culturale, pedagogico, religioso e spirituale. Esse sono un mezzo ordinario con cui si attuano diverse iniziative pastorali ed educative nella Chiesa locale e nella comunità cristiana.
“Tenerezza”, è uno dei termini più ripetuti da Papa Francesco, dall’inizio del suo ministero come Successore di Pietro e Vescovo di Roma. “Non dobbiamo avere paura della bontà e della tenerezza”, ha esordito il 19 marzo 2013, nella Messa d’inizio del Pontificato di fronte ai “grandi del mondo” e a una folla immensa presente.
Beato chi trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore (Sl 83). La vita è un pellegrinaggio – scrive Papa Francesco in un messaggio al cardinale Gianfranco Ravasi, in occasione della seduta comune delle Pontificie Accademie – e l’essere umano è un viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata».